Sei la parola semplice

Sei la parola semplice
quella che nasce senza pensare
che si fa suono anche nel silenzio
come una nota appesa
alla parete del cuore
Sei la parola semplice
quella che nasce senza pensare
che si fa suono anche nel silenzio
come una nota appesa
alla parete del cuore
Incipit di una possibile storia, nella Notte del Lavoro Narrato.
Il primo battito è un tonfo nel petto.
Risale nella gola mentre salgo sul primo gradino dell’altare e la vedo arrivare.
FAVOLE AL TEMPO DEL CORONAVIRUS
Questa è la storia
di Cirinbuchino,
che vide il mondo cambiare,
dalla sera al mattino.
In quest’ attesa che è ancora sogno
Porto negli occhi la luce dei tuoi occhi
Prima che tu li abbia aperti al mondo
Se tu potessi scegliere un giorno
Per tornare
So che lo faresti d’inverno
Cammineresti su questa stessa strada
A labbra socchiuse
Al vento
Raccoglieresti neve
E te la porteresti al petto
Sul cuore
Unita alle tue lacrime
Spaccherebbe il gelo
Di un vecchio calore
E cadendo lascerebbe a terra
Come un’impronta
Scritto
Il tuo nome
Felicia Lione
A te che sai di vento e neve
Bambino mio,
fa’ che il tuo ricordo non sia più strazio.
Il mio cuore è un ammasso informe
di carne e dolore
Ogni respiro segna solo la tua assenza,
con crudele precisione.
Scelgo le persone vere
che non fanno scena
quelle che non vogliono essere
dell’universo un centro
perché gli bastano due occhi
per sentirsi a casa
e pochi amici
da tenere accanto
Guarda come piove
Lo senti che rumore
Ogni goccia che cade
è il battito di un cuore
Mi sveglio e lei apre gli occhi prima di me.
Anticipa i pensieri ed il respiro,
ne fa affanno.
L’Ansia è la mia compagna già da un po’.
Arriva ostinata, recalcitrante,
a divorarmi l’aria.
Comprime lo spazio,
accelera il tempo.
Tu mi conosci nuda
Di me tu sai trovare
il profumo che ti attende,
l’incavo del cuore