Giornata della memoria. La necessità di raccontare.

La verità è che dovremmo raccontargliela il prima possibile ai nostri figli questa storia.
Anche se è doloroso e non troviamo le parole.
Anche se certe immagini feriscono gli occhi e il cuore.
Dobbiamo dirglielo che ci sono stati mostri crudeli che sono esistiti davvero e hanno fatto molto male, mentre in tanti fingevano di non vedere.
Dobbiamo dirglielo e presto delle deportazioni, dei campi di concentramento, di tutti quei draghi senza pietà che hanno sputato odio come fuoco, su milioni di persone.
E devono sapere che c’erano bambini e vecchi, e madri e padri e fratelli e sorelle e amici, tutti innocenti come loro.
Dobbiamo raccontarglielo di come è stata uccisa la bellezza.
Di quell’umanità calpestata, del freddo, dalla fame, delle notti e dei giorni di terrore.
Devono saperlo, perché solo così si potranno indignare.
E soffriranno, certo, perché è necessario a trovare la forza di lottare. Contro chiunque, ancora oggi, quei draghi vorrebbe cavalcarli e nell’indifferenza accendere di nuovo il fuoco, nell’indifferenza farli tornare.
Felicia Lione
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