A Natale sii il tuo dono
Appendi all’Albero
Le piccole cose che ti sei regalata
Il tempo che ti sei concessa
I no che hai imparato a dire
Gli schiaffi ai sensi di colpa
che ti hanno sollevata
Appendi all’Albero
Le piccole cose che ti sei regalata
Il tempo che ti sei concessa
I no che hai imparato a dire
Gli schiaffi ai sensi di colpa
che ti hanno sollevata
Bambino mio,
fa’ che il tuo ricordo non sia più strazio.
Il mio cuore è un ammasso informe
di carne e dolore
Ogni respiro segna solo la tua assenza,
con crudele precisione.
Non è tardi stanotte
Possiamo ancora amarci
Come se fosse il primo incontro
Quando ci sentivamo
Prima di toccarci
E con le mani
portavamo il cuore sulla pelle
Scelgo le persone vere
che non fanno scena
quelle che non vogliono essere
dell’universo un centro
perché gli bastano due occhi
per sentirsi a casa
e pochi amici
da tenere accanto
Cambiate strada
Rischiate ogni tanto
Che le cose belle
Accadono precipitando
Guarda come piove
Lo senti che rumore
Ogni goccia che cade
è il battito di un cuore
E ti ho cercato in una poesia
Che mi dicesse qualcosa di te
Ma eri già “verso”
Parola antica
Scritta nell’anima
Dentro di me
Il nostro amore è antico,
c’è sempre stato,
viene da lontano.
Era sostanza e anima,
prima dei nostri corpi,
del nostro primo incontro.
Mi sveglio e lei apre gli occhi prima di me.
Anticipa i pensieri ed il respiro,
ne fa affanno.
L’Ansia è la mia compagna già da un po’.
Arriva ostinata, recalcitrante,
a divorarmi l’aria.
Comprime lo spazio,
accelera il tempo.
Tu mi conosci nuda
Di me tu sai trovare
il profumo che ti attende,
l’incavo del cuore