A mia figlia. Ciò che voglio da te

Non voglio che tu sia la prima della classe.
Voglio che tu sia la prima ad accettarti così come sei.

Ad accogliere le diversità che ti fanno unica
e ti insegnano a rispettare quelle degli altri.

Voglio che tu sia la prima a preservare la tua meraviglia
mentre guardi al futuro con occhi puliti.

Che tu sia pronta a chiudere la porta in faccia
a chi vuole importi le sue verità, senza tener conto delle tue.

Voglio che tu sia la prima ad essere gentile
con te stessa, quando avrai bisogno di parole amiche.

E a perdonarti quando sbaglierai.

Che tu sappia abbracciare le tue paure
e farne occasione di umiltà e coraggio.

E forse mi deluderai, e spesso farai il contrario,
ma è nell’ostinazione l’unica strada per diventare quello che vorrai.

Voglio che tu sia la prima ad essere sicura
che oltre ogni debolezza, fragilità, errore,
ci sarà qualcuno pronto a riabbracciarti, sempre.
Io.

Fai che il mondo tra le tue mani si faccia gioco,
perché solo a prenderlo con il sorriso, il mondo ti darà felicità.


Felicia Lione – autrice del libro Vento fresco



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Ci sono due modi per abbracciare l'impossibile: scrivere e disegnare. Io ci provo, ogni giorno.

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  1. […] Sii superficie marmorea, lucente, per farti scivolare addosso gli insulti, le umiliazioni. Di chi vuole impedirti di crescere, di essere migliore. […]

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